
Abbiamo già introdotto alcuni concetti chiave che possono essere utili per il lavoro di trasformazione alchemica in relazione al concetto di mente. Oggi vogliamo approfondire l’argomento dando anche l’opportunità di fissare le informazioni con 4 mini video.
La mente è prima di tutto esperienza, tralasciamo questioni cognitive e neurofisiologiche che a noi non ci riguardano dato che diamo un interpretazione filosofica basata sulle credenze taoiste. Allora tutto ciò che viviamo sul piano fisico, emotivo, spirituale ha una connotazione duale che è espressione della nostra struttura mentale. Una stessa esperienza può essere molto negativa per una persona ma non può esserlo per un’altra. Lo stesso evento può avere significati diversi, può acquisire un diverso valore. Se si cambia la propria mente rispetto all’esperienza, cambia anche l’esperienza stessa. Uno degli aspetti più affascinanti della visione Taoista è sempre stato quello di spaziare con continuità dai problemi del corpo a quelli della psiche. Questo paradigma è determinato dal fatto che le energie della mente sono nel corpo così come quelle del corpo sostengono la mente. Quindi se decidiamo di voler cambiare una condizione, ciò che sì deve fare è cambiare la mente, cambiare lo Shen che è il sovrano del corpo colui che dirige l’orchestra e le forze che governano gli aspetti della mente che sono:
La coordinazione
L’organizzazione
La memoria
Il pensiero intuitivo
Lo Shen (spirito) è in relazione con le funzioni di coordinazione, lo sviluppo delle abilità e le capacità di apprendimento. Imparare è un’abilità che richiede coordinazione e se lo Shen non sta orchestrando si ha difficoltà di apprendimento. L’organizzazione delle funzioni mentali, la definizione della gradazione dell’importanza che le diverse cose rivestono per la propria vita è dovuta ad una qualità dello Shen questa qualità è strettamente connessa con il giudicare e con il categorizzare. La condizione del giudizio ci porta a fissare la realtà in base alla nostra percezione dell’evento e a vivere ciclicamente la solita narrazione dell’evento. Per poter uscire da una narrazione che si ripete costantemente i taoisti ci insegnano che dobbiamo imparare a “ lasciar andare” e a non attribuire valore al giudizio che cristallizza l’evento facendo si che la situazione non si trasformi in qualcosa di diverso. L’organizzazione consente di avere il senso del tempo, ad essa si unisce la memoria che permette istituire una cronologia delle esperienze, di classificare i vari aspetti della vita, il che aiuta a sviluppare la memoria e il mantenimento delle attività mentali. La disorganizzazione corrisponde a mancanza di memoria. Un Mente lucida ed uno Shen radicato permettono di esaltare le qualità che abbiamo esposto, “navigando al meglio” tra esperienze che la vita ci presenta.