Se vogliamo comprendere come l’uomo si posizioni all’interno della dinamica celeste e terrestre, dobbiamo prendere come modello l’arte del Ming Shu, che tradotto vuol dire “calcolare il destino”. Questa breve panoramica ci fa capire quali forze in gioco ci sono nella dinamica esistenziale di un singolo individuo e quali possibilità si presentano per poter dialogare in modo armonico con queste forze. Successivamente, attraverso le pratiche alchemiche, potremo agire direttamente sul potenziale non ancora definito che ci permette di cambiare in buona misura l’orientamento del fato.
L’antica visione taoista cinese della vita incoraggia a “nuotare con la corrente” piuttosto che contro di essa.
Ma anche nuotare con la corrente richiede una certa conoscenza del corso di essa e della direzione, poiché spesso sono imprevedibili i cambiamenti drammatici del flusso; l’antica arte cinese del Ming Shu (calcolo del destino) è stata sviluppata per aiutare l’uomo nella sua comprensione del suo destino.
L’arte del Ming Shu e la sua connessione con l’astronomia si basava sui modelli ciclici incisi all’interno dei calendari lunari e solari cinesi.
Per essere efficace, il Ming Shu ha utilizzato lo studio dei San Ming di un individuo (Tre destini). Il termine San Ming si riferisce a un metodo antico per predire, usato durante il Periodo della dinastia Han.
Qualunque cosa in natura è compresa tra il Cielo e la Terra, e l’uomo è quindi soggetto a cambiamenti costanti.
Se questo cambiamento è osservato come una trasformazione circolare o una progressiva alterazione, dovrebbe essere sempre il benvenuto; l’inesistenza del cambiamento è percepita come un segno di stagnazione e morte.
Gli antichi taoisti credevano che la vita di un individuo fosse soggetta al cambiamento, influenzata dai suoi tre destini. Questi tre destini erano conosciuti come il “destino del Cielo”, il “destino di Terra” e il “destino dell’uomo”, e furono associati con l’energia inerente al tempo assegnato all’individuo sulla Terra, la sua posizione e il suo comportamento.
Descrizione dei tre destini
1) Il fato del Cielo
Questo tipo di destino è correlato al tempo. L’influenza specifica viene ricavata da quando l’individuo è stato concepito e dalla sua nascita. È controllato dai movimenti dei corpi celesti. Questo tipo di destino è anche conosciuto come Zheng Ming, il “mandato del Cielo”.
2) Il fato della Terra
Questo tipo di destino è correlato alla posizione. L’influenza specifica è ricavata dal luogo in cui l’individuo vive, nazione, provincia, città e area geografica e area specifica (montagna, valle, deserto, oceano, ecc.).
3) Il fato dell’uomo
Questo tipo di destino è correlato al modo in cui l’individuo gestisce le risorse energetiche conferitegli dal tempo (il destino del Cielo) e dalla posizione (il destino della Terra). Questo tipo di destino è influenzato dalla vita dell’individuo secondo il suo comportamento.
Questi tre elementi influenzano in modo importante la possibilità di portare a compimento il proprio ming (mandato). Attraverso la capacità di ognuno di noi di armonizzarsi con i tre fati, abbiamo la possibilità di comprendere lo scopo della propria vita senza deviare dalle esperienze necessarie per raggiungere la “completezza”. Ed è proprio in relazione al cielo che possiamo entrare in contatto con un altro elemento celeste che influenza fortemente il dispiegarsi del nostro destino: la costellazione dell’Orsa Maggiore.
La bilancia del destino: l’Orsa Maggiore
Nell’antico libro taoista vi è scritto che l’Orsa Maggiore ha un suo grande merito: gestisce e armonizza i 5 elementi, regola yin e yang, il respiro vitale, dissolve i ristagni ed elimina l’oscurità e il male.
Gli antichi taoisti credevano che la Porta del destino indicasse le direzioni da cui iniziare la preghiera ed è anche il luogo attraverso il quale l’anima di un individuo deceduto potrebbe sfuggire agli inferi. La porta della destino si trova in luoghi diversi durante i vari periodi dell’anno.
I taoisti credevano anche che le stelle dell’Orsa Maggiore si muovessero al centro dei Cieli e guardassero in basso per controllare le quattro direzioni, le quattro stagioni e i cinque elementi.
Nei tempi antichi, c’erano tre tipi specifici di pratica spirituale centrati attorno alle stelle del Grande carro, descritto come segue:
Il primo consiste nel richiamare il suo potere per protezione facendosi circondare dalle stelle celesti e coprire il corpo con la luce divina.
Il secondo consiste nell’**ascendere e portare dentro la conoscenza infinita contenuta nel regno dell’Orsa Maggiore**.
Il terzo riguarda la raccolta dell’essenza della stella o crema stellare nel corpo per energizzare le nove camere dei tre dantian.
Nell’antica Cina, l’Orsa Maggiore era considerata il ponte tra le energie del Sole, della Luna e la fonte di “10.000 esseri”.
Viene descritta come il ponte luminoso tra il Sole e la Luna, e l’abisso ancestrale di tutte le cose. Il Sole e La luna sono considerati insieme per creare un campo energetico bipolare, l’Orsa Maggiore è considerata unipolare. Il Sole corrisponde al cuore e all’energia del Fuoco, che è correlata all’area frontale del corpo. La Luna corrisponde ai reni e all’energia dell’Acqua, che è collegata alla zona dorsale. L’Orsa Maggiore corrisponde alla milza e all’elemento centrale della Terra. L’energia proveniente dalle stelle del Grande carro può anche essere utilizzata per bilanciare i cinque elementi all’interno del corpo.
I 5 elementi possono essere al meglio organizzati internamente attraverso l’Orsa Maggiore per migliorare la percezione dello spazio e del tempo (senza un buon bilanciamento delle 5 anime vegetative che dimorano nelle 5 logge diventa difficoltoso aderire al proprio Ming). Si dice anche che i sette po si riferiscono alle sette stelle del Grande carro.
Possiamo dire che sono numerose le qualità e le possibilità che la costellazione dell’Orsa Maggiore offre nel momento che decidiamo di connetterci con essa, ma in definitiva qualsiasi approccio decidiamo di avere con questo elemento celeste il risultato sarà un avvicinamento al capacità di portare a compimento il proprio Mandato.