Questa è una domanda importante a cui dovremmo rispondere per dipanare questo quesito. Dal mio punto di vista, credo che potenzialmente ognuno di noi possa essere uno sciamano.
Ora, il punto sta nel fatto che questa condizione possa veramente avverarsi. Beh, dobbiamo comprendere che la vita è rigenerativa, e questo potenziale rigenerativo risiede già dentro di noi.
Che cos'è, di fatto, uno sciamano?
Uno sciamano è un essere umano, un individuo, che sta a cavallo tra la dimensione umana e materiale, e quella sottile e spirituale.
Attraverso questa capacità di transizione tra questi due mondi, lo sciamano porta guarigione alle persone, agli individui e al mondo stesso.
La vita è intrinsecamente rigenerativa, e questo potenziale straordinario risiede in ognuno di noi. Lo sperimentiamo quotidianamente, anche nei piccoli eventi, come quando ci feriamo. Il potere di rigenerazione è già dentro di noi, pronto a innescare un processo di guarigione spontanea.
Sebbene la scienza moderna possa spiegare molti dei fenomeni biochimici che accompagnano questa guarigione, rimaniamo ancora affascinati e in parte ignoranti riguardo alla forza profonda che attiva questo processo. C'è un mistero che precede la manifestazione del fenomeno della guarigione, una dimensione invisibile che sfugge alla nostra comprensione completa, ma che ci invita a esplorarla con curiosità e rispetto.
Seguendo questo principio, la spontaneità e la condizione di guarigione appartengono all'essere umano, e lo sciamano è anche espressione di questo potenziale dal punto di vista curativo e rigenerativo.
Questo aspetto ci appartiene e si manifesta attraverso una guarigione che non ha un'impronta prettamente materiale o fisica, intesa come guarigione ottenuta attraverso un processo esterno, come l'assunzione di un farmaco o l'intervento di un medico. Ciò che intendiamo come guarigione è una vera e propria guarigione spirituale.
Se consideriamo i principi della tradizione sciamanica, sappiamo che ogni malattia origina dallo spirito, dallo Shen.
Essendo lo spirito la radice di ogni malattia, attraverso lo spirito esiste il potenziale della guarigione. Cosa fa lo sciamano se non un intervento di natura spirituale, attraverso il suo potenziale di transizione tra dimensioni, acquisendo informazioni che, riportate sul piano materiale, attivano un processo di trasformazione?
Se tutte le malattie originano dallo Shen, come cita il Ling Shu in “Pernio Spirituale” (antico testo della tradizione taoista), dobbiamo essere consapevoli che quando lo Shen, lo spirito di un individuo, si stressa, può originare un disturbo o una malattia.
All'interno di questa logica, dobbiamo comprendere come poter intervenire su questa condizione. Un modello utile per interpretare la funzione dello sciamano dal punto di vista della guarigione, anche in termini di rimozione dei blocchi che sono all'origine della malattia, è quello di considerare il conflitto tra l'essere umano e l'ambiente circostante.
L'intervento sciamanico, attraverso rituali e la capacità di muoversi su piani del non manifesto, raccoglie informazioni utili e necessarie per la persona che si presenta dallo sciamano. Rimuovendo questi blocchi, si permette di conquistare ciò che non è stato ancora raggiunto e che è motivo di conflitto.
Prendiamo, ad esempio, il successo lavorativo o la capacità di raggiungere questo obiettivo: ci sottoponiamo a stress fisico e facciamo scelte legate a questa componente. Tuttavia, ci rendiamo conto che questo aspetto può non appartenerci. Magari non abbiamo abbastanza “fuoco” nella nostra costituzione e proviamo comunque a raggiungere il successo nonostante non siamo predestinati a questo.
Probabilmente, dal punto di vista del nostro destino del percepire un senso di compimento delle esperienze autentiche, intese come esperienze che appartengono alla nostra predestinazione non è importante, ma per convinzione sociale, familiare, educativa, quindi il nostro vissuto fa sì che dal punto di vista percettivo sia una vera e propria mancanza. Ciò porta stress e sofferenza allo Shen. Probabilmente anche se ai fini dell’autentica esperienza questa “mancanza” non sia importante abbiamo comunque bisogno di misurarci con essa provarla, sperimentarla forse per capire che non è importante. Ecco che lo sciamano che domina la loggia del fuoco può attraverso un rituale portare un po’ più di fuoco nella nostra costituzione cosi che abbiamo l’opportunità di capire ciò che realmente ci serve oppure no per raggiungere un senso autentico di compimento e di ricongiunzione con il nostro destino.
Quindi lo Sciamano, attraverso il suo intervento, rimuove questi ostacoli, permettendo la manifestazione di una nuova realtà.
Lo sciamano, in termini spirituali, è un generatore di nuove realtà, capace di condensare luce attraverso rituali e portare alla manifestazione di un nuovo stato.
Questo potenziale di cambiamento e trasformazione è intrinsecamente condiviso a livello umano. Come ho detto all'inizio, credo che questa capacità appartenga all'umanità nel suo insieme. La questione fondamentale è scoprire se siamo consapevoli di possedere questo potenziale o meno. Si tratta, dunque, di superare il livello delle nostre credenze limitanti per esplorare più profondamente questa dimensione, comprendendo che l'impatto sul piano manifesto è accessibile a ogni singolo individuo.
Una volta scoperto questo potenziale, la scoperta potrebbe rappresentare una vera e propria apertura a queste dimensioni nascoste, rendendo operative capacità che prima erano dormienti.
Questo diventa possibile anche grazie al supporto della conoscenza legata all’apprendimento di modelli come il Taoismo o altre tradizioni Sciamaniche Cinesi o Tibetane, che ci permette di collocare queste intuizioni all'interno di un modello di riferimento.
Potenzialmente, tutti noi possiamo essere sciamani, poiché il mondo ha bisogno di guarigione, intesa non solo come guarigione dalle malattie, ma anche come un processo di guarigione sul piano naturale del territorio.
Gli sciamani sono chiamati a operare e generare guarigione, riportando armonia tra gli individui e l'ambiente.
Lo sciamano diventa così un punto di unione, sia sul piano orizzontale, nel rapporto tra l'umano e la natura, sia sul piano verticale, tra la dimensione umana e quella celeste.
Queste ricongiunzioni vengono operate da questi individui, che creano legami e permettono di saldare rapporti di alleanza tra mondi apparentemente divisi.
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